Eccolo, è ormai alle porte il Natale. Arriva piano piano a circondarci di luminarie e accessori rosso fuoco, assieme a quel desiderio di tornare bambini.

Il nostro Stivale, grazie ai suoi borghi ed alle sue tradizioni, si conferma scenario unico per un turismo che sempre più ha connotazioni gastronomiche.
Questo segmento cresce, infatti, assieme agli street food tipici, i quali permettono un viaggio in lungo e in largo anche restando praticamente fermi. Un’occasione ghiotta per i golosi e gli appassionati dei mercatini natalizi è la storica Obei Obei.
Dal 2006 questa antica tradizione meneghina trova spazio nei dintorni del Castello Sforzesco, riuscendo a dare ulteriore spazio ai numerosi ambulanti che si raccolgono attorno a questo simbolo della città.
Milano si illumina, si colora ancor di più e si incontra nell’aria sognante degli stands della sua fiera più longeva.
A colpire, più d’ogni altra cosa, è il numero incredibile di tipicità legate alle diverse regioni d’Italia e non solo, che qui trovano casa ed espressione.

Pochi euro per mangiare e viaggiare passeggiando…
Appassionati come siamo abbiamo dato uno sguardo alle ultime novità sul tema e a colpirci – in realtà – è la constatazione che la tradizione continua a trionfare seppure con qualche innovazione.

waffel-stecco

waffle
Ad accompagnare l´immancabile vin brûlé, simpatica ed invitante è l’idea dei waffel realizzati con piastre di diverse forme e dimensioni, come ad esempio quelli con lo stecco decorati con colori natalizi.
Un nuovo modo di pensare alla cialda dolce che ha segnato l’infanzia di tanti di noi, diventando uno dei comfort food che più si ama replicare a casa.

Si tratta in effetti di uno dei dolci che il Nord Europa ci ha donato e che ha saputo – nel tempo – resistere a tante declinazioni, entrando in taluni casi anche in cucine eccellenti.
Come ogni tipicità la realizzazione ad arte è possibile solo con ingredienti di prima qualità ed attenzione e cura ad ogni passaggio.

Un waffel non è solo un waffel (o un waffle, gaufre o cialda), ma una base che si fa ambasciatrice – spesso – di una serie di accompagnatori seriali.
Oggi ne esistono con o senza uova, dolci o salati, ma continuano a portare in giro per il mondo il dna delle origini. E’ interessante sapere che se la loro diffusione li associa al Nord Europa, questi dolci hanno radici che giungono fino all’antica Grecia dove rappresentavano un ottimo spuntino pomeridiano. Se nel Medioevo cominciarono ad essere consumati con formaggio e miele, a Malta venivano serviti davanti alle Chiese.
A cavallo tra Sant’Ambrogio e l’Immacolata lasciatevi dunque conquistare dai mercatini e dalla città più cosmopolita d’Italia che per l’occasione viene permeata dal suo volto artigiano, tradizionale e dolce.

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