Il Taj Mahal non si trova nel Rajasthan, ma ad Agra, nel confinante stato dell’Uttar Pradesh.
Essendo, tuttavia, il più famoso monumento dell’India, non esiste viaggio del Nord del Paese che non lo includa nel suo circuito.
Pur avendo l’aspetto di un immenso tempio, si tratta in realtà di un mausoleo funebre costruito nel 1632, e terminato dopo 22 anni, dall’imperatore moghul Shan Jahan in memoria della sua consorte prefita, Arjumand Banu Begum, morta dopo aver dato alla luce il quattordicesimo figlio.
Si consideri che quello del Taj Mahal è stato storicamente il primo caso, in India, di costruzione di un mausoleo commemorativo per una donna ed è a tutt’oggi, il più grande cenotafio costruito per tale motivo nel mondo.
Inserito ufficialmente tra le Sette Meraviglie dell’era moderna, per la sua realizzazione fu necessaria la partecipazione di 20.000 persone, provenienti da ogni parte del mondo conosciuto all’epoca.
Costruito integralmente in marmo bianco, fu arricchito con diaspro, giada, cristallo, turchesi, lapislazzuli, zaffiri e corniola. Il trasporto di tutti questi materiali, provenienti anche da paesi lontani, richiese l’utilizzo di più di mille elefanti.
La presenza del marmo bianco rende il Taj Mahal particolarmente vulnerabile alle polveri sottili dell’inquinamento atmosferico. Per tale motivo il governo indiano predispone periodicamente una sua pulizia (come si vede in questa foto) e ha vietato la costruzione di impianti industriali nell’area circostante.
Trovarsi di fronte a questo mausoleo, unico al mondo per imponenza e bellezza, è un’emozione unica e impagabile, oltre che degna conclusione di un viaggio nell’India del Nord.

foto e testo di Roberto Pellecchia

Taj Mahal

Rispondi

Please enter your comment!
Please enter your name here